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sabato 13 maggio 2023

Invito ad un Percorso formativo


 

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mercoledì 26 aprile 2023

Evento di presentazione della Scuola di comunità



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VOLANTONE NATALE 2019

VOLANTONE NATALE 2019

Natale 2019

"Appena introdotto l’Innominato, Federigo gli andò incontro, con un volto premuroso e sereno, e con le braccia aperte, come a una persona desiderata; «da tanto tempo, tante volte, avrei dovuto venir da voi io». «Da me, voi! Sapete chi sono? V’hanno detto bene il mio nome?». «Lasciate», disse Federigo, prendendola con amorevole violenza, «lasciate ch’io stringa codesta mano». Così dicendo, stese le braccia al collo dell’Innominato; il quale, dopo aver tentato di sottrarsi, e resistito un momento, cedette, come vinto da quell’impeto di carità, abbracciò anche lui il cardinale. L’Innominato, sciogliendosi da quell’abbraccio, esclamò: «Dio veramente grande! Dio veramente buono! io mi conosco ora, comprendo chi sono». «Non crediate», gli disse, «ch’io mi contenti di questa visita per oggi. Voi tornerete, n’è vero?». «S’io tornerò?» rispose l’Innominato: «Quando voi mi rifiutaste, rimarrei ostinato alla vostra porta, come il povero. Ho bisogno di parlarvi! ho bisogno di sentirvi, di vedervi! ho bisogno di voi!».
Alessandro Manzoni "I promessi sposi"

L’avvenimento cristiano ha la forma dell’incontro con una realtà fisica, corporale, fatta di tempo e di spazio. È l’incontro con una realtà presente, vivente, integralmente umana, il cui significato esauriente è quello di essere segno visibile della presenza di Cristo, di Dio-fatto-uomo dentro la precarietà di una fattispecie umana. Questo incontro è ciò che continuamente polarizza il nostro vivere, dà significato e sintesi alla nostra esistenza. Fuori di esso non c’è nessuna sorgente di coscienza di novità nella vita.
Luigi Giussani

VOLANTONE PASQUA 2019

VOLANTONE PASQUA 2019
«La gente che gli andava dietro, i discepoli che gli sono andati dietro, erano dei poveretti come me e come te, ma tutta la novità della speranza, la certezza assolutamente nuova, la realtà nuova che furono era quella Presenza lì. La contemporaneità di quella Presenza a me, ai figli, a quelli che verranno dopo, fra cento milioni di anni: questa è la vittoria che vince il mondo, questa è la novità assoluta, questo è il divino nella storia! Io resto quel povero cristo che sono, ma con Cristo sono certo, ricco. La mia persona, come fascino, cioè la possibilità di amare la mia persona, è che esista questa Presenza. E, infatti, è soltanto nella compagnia con Lui che uno ama se stesso, l’affezione a sé la può dire soltanto chi porta questo messaggio; amore a sé e quindi amore agli altri». Luigi Giussani

VOLANTONE NATALE 2018

VOLANTONE NATALE 2018
VIVENTE E' UN PRESENTE

Natale 2018

Vivente è un presente!

La gioia del Vangelo riempie il cuore e la vita intera di coloro che si incontrano con Gesù. Coloro che si lasciano salvare da Lui sono liberati dal peccato, dalla tristezza, dal vuoto interiore, dall’isolamento.
Non mi stancherò di ripetere quelle parole di Benedetto XVI che ci conducono al centro del Vangelo: «All’inizio dell’essere cristiano non c’è una decisione etica o una grande idea, bensì l’incontro con un avvenimento, con una Persona, che dà alla vita un nuovo orizzonte e, con ciò, la direzione decisiva».
Papa Francesco

Provate a pensare a quella ragazza che se ne stava in casa ed ebbe l’annuncio: la Madonna. Qualcosa di ultimamente irriconducibile agli avvenimenti antecedenti, di cui il suo presente era fatto.
Pensate a quello che hanno sentito i pastori all’annuncio dell’Angelo, o i magi all’annuncio di cui la stella fu segno: una novità radicale, una novità d’ordine assoluto, non poteva esserci ed è qui, non poteva esserci perché non l’abbiamo mai pensato, non potevamo pensarlo, ed è qui.
Il cristianesimo è l’avvenimento di questo annuncio. Annuncio non in quanto io lo sento, innanzitutto, ma in quanto mi si presenta: qualcosa che è fuori di noi e che si propone al fondo di noi; ma è fuori di noi. Il cristianesimo è una presenza dentro la tua esistenza, una presenza che assicura un cambiamento inimmaginabile, inimmaginabile.
Luigi Giussani

VOLANTONE PASQUA 2018

VOLANTONE PASQUA 2018
Dal giorno in cui Pietro e Giovanni corsero al sepolcro vuoto e poi Lo videro risorto e vivo in mezzo a loro, tutto si può cambiare. Da allora e per sempre un uomo può cambiare, può vivere, può rivivere. La presenza di Gesù di Nazareth è come la linfa che dal di dentro − misteriosamente ma certamente − rinverdisce la nostra aridità e rende possibile l’impossibile: quello che a noi non è possibile, non è impossibile a Dio. Così che un’appena accennata umanità nuova, per chi ha l’occhio e il cuore sinceri, si rende visibile attraverso la compagnia di coloro che Lo riconoscono presente, Dio-con-noi. Appena accennata umanità, nuova, come il rinverdirsi della natura amara e arida. Luigi Giussani

VOLANTONE NATALE 2017

VOLANTONE NATALE 2017
Una «storia particolare è la chiave di volta della concezione cristiana dell’uomo, della sua moralità, nel suo rapporto con Dio, con la vita, con il mondo. La nostra speranza è in Cristo, in quella Presenza che, per quanto distratti e smemorati, non riusciamo più a togliere - non fino all’ultimo briciolo, almeno - dalla terra del nostro cuore per tutta la tradizione dentro la quale Egli è giunto fino a noi». Luigi Giussani

VOLANTONE PASQUA 2017

VOLANTONE PASQUA 2017
«Miracolo dei miracoli, bambina mia, mistero dei misteri. Perché Gesù Cristo è diventato nostro fratello carnale Perché ha pronunciato temporalmente e carnalmente le parole eterne, In monte, sulla montagna, È a noi, infermi, che è stato dato, È da noi che dipende, infermi e carnali, Di far vivere e di nutrire e di mantenere vive nel tempo Queste parole pronunciate vive nel tempo». (Charles Péguy)

VOLANTONE NATALE 2016

VOLANTONE NATALE 2016
VOLLE VENIRE COLUI CHE SI POTEVA ACCONTENTARE DI AIUTARCI "Voi che giacete nella polvere, svegliatevi e lodate, poiché viene il medico dei malati, il redentore per coloro che sono in schiavitù, la via per coloro che si erano perduti, la vita per i morti. Viene Colui che getterà nel profondo del mare tutti i nostri peccati, che risanerà tutte le nostre malattie, che sulle Sue spalle ci riporterà all’origine della nostra dignità. Grande è questa potenza, ma ancora più mirabile è la misericordia, poiché così volle venire Colui che si poteva accontentare di aiutarci” San Bernardo di Chiaravalle

VOLANTONE PASQUA 2016

VOLANTONE PASQUA 2016

PASQUA 2016

La fragilità dei tempi in cui viviamo è anche questa: credere che non esiste possibilità di riscatto di una mano che ti rialza, un abbraccio che ti salva, ti perdona, ti risolleva, ti inonda di un amore infinito, paziente, indulgente, ti rimette in carreggiata. Quando si sperimenta l’abbraccio di misericordia, quando ci si lascia abbracciare, quando ci si commuove: allora la vita può cambiare, perché cerchiamo di rispondere a questo dono immenso e imprevisto, che agli occhi umani può apparire perfino”ingiusto”, per quanto è sovrabbondante.
PAPA FRANCESCO

Quando il centurione vide Gesù; quando la samaritana si sentì guardata e descritta in tutto; e quando l’adultera si sentì dire:”Neanch’io ti condanno, và e non sbagliare più”; quando Giovani e Andrea si videro quel volto fissarli e parlargli: fu un immergerci nella presenza di Cristo che ci dà la sua giustizia, guardarlo: questa è la conversione che ci cambia alla radice; vale a dire: che ci lascia perdonati. Basta riguardarlo, basta ripensarlo, e siamo perdonati
LUIGI GIUSSANI

VOLANTONE NATALE 2015

VOLANTONE NATALE 2015

NATALE 2015

Per te, per te, per te, per me. Un amore attivo, reale. Un amore che guarisce, perdona, rialza, cura. Quando Gesù entra nella vita, uno non resta imprigionato nel suo passato, ma inizia a guardare il presente in un altro modo, con un'altra speranza. Uno inizia a guardare se stesso, la propria realtà con occhi diversi. Non resta ancorato in quello che è successo. E se in qualche momento ci sentiamo tristi, stiamo male, abbattuti, nel suo sguardo tutti possiamo trovare posto.

PAPA FRANCESCO

Dio, il destino, il mistero, l'origine di tutte le cose, è diventato un volto umano: così è apparso Dio nel mondo. Chi lo incontrava diceva: "Nessuno ha mai parlato come quest'uomo" oppure: "Quest'uomo sì che parla con autorità". Dio, il mistero, il destino fatto uomo, si rende presente ora a me a te, e a tutti gli uomini che sono chiamati a vederlo, ad accorgersene, in un volto: un volto umano nuovo in cui ci si imbatte.

LUIGI GIUSSANI

VOLANTONE PASQUA 2015

VOLANTONE PASQUA 2015

PASQUA 2015

Tutto, nella nostra vita, oggi come al tempo di Gesù, incomincia con un incontro. Un incontro con quest'Uomo, il falegname di Nazaret, un uomo come tutti e allo stesso tempo diverso. Pensiamo al Vangelo di Giovanni, là dove racconta del primo incontro dei discepoli con Gesù (cfr 1,35-42). Andrea, Giovanni, Simone: si sentirono guardati fin nel profondo, conosciuti intimamente, e questo generò in loro una sorpresa, uno stupore che, immediatamente, li fece sentire legati a Lui...

Parlando dell'incontro mi viene in mente "La vocazione di Matteo", quel Caravaggio davanti al quale mi fermavo a lungo in San Luigi dei Francesi, ogni volta che venivo a Roma. Nessuno di quelli che stavano lì, compreso Matteo avido di denaro, poteva credere al messaggio di quel dito che lo indicava, al messaggio di quegli occhi che lo guardavano con misericordia e lo sceglievano per la sequela. Sentiva quello stupore dell'incontro.

Il luogo privilegiato dell'incontro è la carezza della misericordia di Gesù Cristo.
PAPA FRANCESCO

(Udienza con C.L. Roma 7 marzo 2015)

VOLANTONE NATALE 2014

VOLANTONE NATALE 2014

NATALE 2014

La fede, per me, è nata dall'incontro con Gesù. Un incontro personale, che ha toccato il mio cuore e ha dato un indirizzo e un senso nuovo alla mia esistenza. Non si tratta di qualcosa di esteriore o di forzato, dunque, ma di qualcosa che emana da dentro e che si impone da sé. Gesù in effetti colpisce, spiazza, innova.
PAPA FRANCESCO

È un Altro che prende iniziativa verso la nostra vita, così è un Altro che salva la nostra vita, la porta alla conoscenza del vero, la porta all'adesione alla realtà, la porta all'affezione per il vero, la porta all'amore alla realtà. Se si accetta quest'annuncio come un ipotesi di lavoro, allora il respiro ritorna, tutto diventa più semplice, si dice pane al pane e vino al vino, vita alla vita e morte alla morte, amico all'amico, si diventa più contenti e tutto diventa ancor di più origine e stupore. E quanto più uno cerca di vivere questo tanto più capisce la sproporzione, e cammina umilmente, perché questo Altro che interviene mi prende ogni momento, mi prende e mi riprende, mi rilancia, e compirà l'opera che ha iniziato: ci fa giungere al destino.
LUIGI GIUSSANI

VOLANTONE PASQUA 2014

VOLANTONE PASQUA 2014

Pasqua 2014

"Gesù Cristo ti ama, ha dato la sua vita per salvarti, e adesso è vivo al tuo fianco ogni giorno, per illuminarti, per rafforzarti, per liberarti".
Quando diciamo che questo annuncio è il "primo", ciò non significa che sta all'inizio e dopo si dimentica o si sostituisce con altri contenuti che lo superano, è il primo in senso qualitativo, perché è l'annuncio principale, quello che si deve sempre tornare ad ascoltare. È l'annuncio che risponde all'anelito d'infinito che c'è in ogni cuore umano. Tale convinzione, tuttavia, si sostiene con l'esperienza personale, costantemente rinnovata, di gustare la sua amicizia e il suo messaggio, convinti in virtù della propria esperienza, che non è la stessa cosa aver conosciuto Gesù o non conoscerlo, non è la stessa cosa camminare con Lui o camminare a tentoni. Sappiamo bene che la vita con Gesù diventa molto più piena e che con Lui è più facile trovare il senso di ogni cosa.
PAPA FRANCESCO

Per la mia formazione in famiglia e in seminario prima, per la mia meditazione dopo, mi ero profondamente persuaso che una fede che non potesse essere reperta e trovata nell'esperienza presente, confermata da essa, utile a rispondere alle sue esigenze, non sarebbe stata una fede in grado di resistere in un mondo dove tutto, tutto, diceva e dice l'opposto. Mostrare la pertinenza della fede alle esigenze della vita e, quindi-questo "quindi" è importante per me-, dimostrare la razionalità della fede, implica un concetto preciso di razionalità. Dire che la fede esalta la razionalità, vuol dire che la fede corrisponde alle esigenze fondamentali e originali del cuore di ogni uomo. È per questo dare ragione della fede significa descrivere sempre più, sempre più ampiamente, sempre più densamente, gli effetti della presenza di Cristo nella vita della Chiesa nella sua autenticità, quella la cui "sentinella" è il Papa di Roma.
DON LUIGI GIUSSANI

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«L’imperatore si rivolse ai cristiani dicendo: “Strani uomini… ditemi voi stessi, o cristiani, abbandonati dalla maggioranza dei vostri fratelli e capi: che cosa avete di più caro nel cristianesimo?”. Allora si alzò in piedi lo starets Giovanni e rispose con dolcezza: “Grande sovrano! Quello che abbiamo di più caro nel cristianesimo è Cristo stesso. Lui stesso e tutto ciò che viene da Lui, giacché noi sappiamo che in Lui dimora corporalmente tutta la pienezza della Divinità»..... Tratto da Il dialogo dell’Anticristo di Vladimir Solov’ev

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Se accade quella corrispondenza impensabile, se il respiro si allarga, se facciamo esperienza di quella soddisfazione che alla fine non lascia in bocca il retrogusto amaro della disillusione, ma il gusto di un compimento almeno iniziato, è inevitabile che ce ne accorgiamo. E più la libertà accade, più la desideriamo. Perché quel gusto, una volta assaporato, è irresistibile. Bisogna fare violenza a se stessi per preferire altro. E bisogna andare contro la propria natura per non domandare che diventi più familiare - e amico - Chi rende possibile quell’esperienza, Chi la sta facendo accadere.
don Julián Carrón
"Man mano che maturiamo, siamo a noi stessi spettacolo e, Dio lo voglia, anche agli altri. Spettacolo, cioè, di limite e di tradimento, e perciò di umiliazione, e nello stesso tempo di sicurezza inesauribile nella Grazia che ci viene Donata e rinnovata ogni mattino. Da qui viene quella baldanza ingenua che ci caratterizza, per la quale ogni giorno della nostra vita è concepito come un'offerta a Dio, perché la Chiesa esista dentro i nostri corpi e le nostre anime, attraverso la materialità della nostra esistenza."
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